Il riso contiene questi aminoacidi essenziali nelle giuste proporzioni; altri (come la lisina) meno, ma la quantità in ogni caso è così esigua che per una alimentazione corretta bisogna associare al riso altri cibi più proteici. Per i LIPIDI molto scarsi nel riso, bisogna anche considerare il concetto di «essenzialità»: infatti non siamo in grado di sintetizzare alcuni acidi grassi poliinsaturi che sono perciò detti acidi grassi essenziali. Anche qui si hanno dei buoni valori qualitativi ma la quantità è totalmente insufficiente; oltretutto con la raffinazione del riso una parte viene perduta. Pertanto è consigliabile fornire, ai fini di un'alimentazione bilanciata, un adeguato apporto lipidico con altri alimenti. Il risone è una fonte abbastanza buona di VITAMINE, soprattutto del gruppo B e di vit. PP. Purtroppo le necessità di conservazione impongono una lavorazione che provoca una perdita massiccia di queste sostanze. Resta comunque la possibilità di salvarne una buona parte (circa 1'80%) trattando il risone come usavano fare gli orientali che, per poter distaccare più facilmente le glume, lo bagnavano e lo scaldavano prima di farlo asciugare. In definitiva inventarono la parboilizzazione, senza sapere che in tal modo conservavano tanti principi nutritivi importanti per la salute.
Anche i MINERALI subiscono più o meno lo stesso destino delle vitamine. In origine infatti abbiamo ferro, potassio, fosforo, magnesio, manganese, in buone quantità che si mantengono più o meno tali nel riso parboilizzato. Comunque anche il riso bianco risulta un prodotto buono per il basso contenuto di sodio in relazione al potassio. I numerosi studi fatti su questo sembrano attribuire molta importanza ai fini della prevenzione di alcune malattie quali l'ipertensione arteriosa, al rapporto sodio e potassio
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