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CENNI STORICI
(pag.01)

- IL riso è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle graminacee ed è, col frumento e il granoturco, una delle tre coltivazioni basilari per la sussistenza dell'uomo. Come graminacea è apparentato al frumento, all'orzo, all'avena e alla segale, con i quali condivide alcune caratteristiche e dai quali, tuttavia, ha fondamentali differenze tra cui, in primo luogo, l'esclusiva composizione dell'amido.
Le sue origini vanno talmente addietro nel tempo che il suo habitat originale potrebbe essere individuato nell'antico super-continente Gondwana. In ogni caso, poiché l'area ancor oggi con la maggior differenziazione varietale (qualcosa come decine di migliaia di cultivar) è la fascia che si estende dalla regione dell' Assam in India settentrionale alle catene montuose della Cina sud occidentale, si ritiene che le varietà più precoci, che sfuggivano perciò agli effetti più gravi delle periodiche siccità, emersero probabilmente oltre dodicimila anni or sono lungo le pendici meridionali dell'Himalaya. La principale specie coltivata si chiama Oryza Sativa Asiatica (Oryza è il nome botanico del riso). Reperti archeologici dimostrano che nel VI millennio a.C. già coesistevano tipi di riso selvatici e altri domesticati nella regione dell'Asia sud orientale ricompresa tra il Fiume Rosso, il Golfo del Tonchino, il fiume Mekong, il fiume Menan, che attraversa nel suo corso Bangkok, e il Golfo del Siam oltre che nella bassa valle dello Yangtze ( noto come fiume azzurro). Del resto, riso allo stato selvatico cresce ancor oggi in tutti questi luoghi. Ci sono prove che la coltivazione del riso è tanto antica da aver originato una vera e propria civiltà, che si potrebbe chiamare del riso, contemporanea a quella mesopotamica preesistente al diluvio e di molto anteriore al periodo delle Sette Città che si contendevano il territorio compreso tra il Tigri e 1'Eufrate. Quando Abramo lasciò Ur con le sue cose, tra le quali sicuramente il sacchetto dei semi di grano, la domesticazione del riso era già altrove avvenuta probabilmente da quattro millenni, secondo tecniche non molto dissimili da quelle tramandate sino agli inizi di questo secolo. In realtà, il riso è così importante nella storia dei popoli orientali d'esser stato circonfuso di connotati lustrali collegati col mito della fecondità, la laboriosità, la felicità e la buona salute. Una stele mostra un imperatore cinese in atto di seminare il riso in modo rituale 4800 anni fa. Si presume che il riso, attraverso la stanzialità della sua coltivazione, abbia determinato un modo d'esistere e di pensare dell'uomo e quindi un modo di esprimersi, vale a dire una "sua" forma di civiltà.

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