Verso la fine di giugno,le pianticelle allevate in vivaio. Non essendosi mai riusciti a meccanizzarla, la pratica del trapianto venne abbandonata, così come la monda a mano e, per conseguenza, anche le Mondine ormai fanno parte di un tempo che fu. La disinfestazione dalle erbe che infestano la risaia oggi avviene utilizzando diserbanti,qualche volta sparsi da un elicottero o da aeroplani leggeri. L'impiego di prodotti chimici, compresi i concimi, è da alcuni anni seguito con attenzione da diversi Istituti, tra cui il Centro di Ricerche sul Riso di Mortasa. Se ne studiano gli effetti sulla composizione del suolo, nelle falde acquifere ed anche nella pianta stessa del riso il cui sviluppo richiede azoto in notevole quantità.Sino al secolo scorso il fabbisogno e quindi la concimazione della risaia erano procurati attraverso un procedimento naturale, biologico, per la fissazione dell'azoto(che costituisce i quattro quinti dell'atmosfera) di simbiosi tra vari batteri e l'alga azzurra della risaia che decomponendosi, lo passa al terreno. Non è escluso che in un meno recente passato a tale processo partecipasse anche la felce acquatica Azolla, attualmente oggetto di studi da parte dell'IRRI, International rice research Institute, perché potrebbe essere una carta vincente per l'aumento di produttività della risaia in molte regioni del Terzo Mondo. Infatti la simbiosi tra Azolla e Alga Azzurra fu alla base dello sviluppo primigenio del riso ed è efficacissima.Le differenti forme di fissazione biologica dell'azoto (il concime verde) riescono a dare circa 40kg. Di azoto per ettaro, quantità sufficiente per produrre quasi 2 tonnellate di riso per ettaro senza bisogno di fertilizzanti chimici. Questa è una delle ragioni per cui il rendimento medio della risaia di pianura in tutto il mondo è stato, sin dall'avvento dell'industria chimica, intorno ad una tonnellata e mezza per ettaro.
E' anche una delle ragioni della complessa superiorità che le civilizzazioni basate sulla coltivazione del riso dimostrano nei tempi preistorici su quelle legate alla coltivazione del frumento , il cui rendimento doveva essere di gran lunga inferiore e di certo favoriva in minor misura lo sviluppo di attività secondarie.
La concimazione è un atto molto importante ai fini del rendimento qualitativo e quantitativo.Vediamo ad esempio che cosa accadde in un recente passato nell'immediata periferia nord di Vercelli. |